Viaggio Cosmico

Una figura misteriosa e carismatica, vestita di nero, alta oltre 3 metri, si incammina per le vie della città reggendo un grande scettro che raffigura il pianeta Terra, è un vecchio Atlante, i suoi compagni di viaggio compongono con lui una affascinante squadra.


Trascinano spettatori e passanti verso il punto di arrivo del loro viaggiare. Il pubblico è rapito, con gli occhi fissi sull'insolita squadra che inizia a raccontare una storia senza parole, fatta di gesti e sguardi: la storia della loro ricerca.


La ricerca di qualcuno! Studiano il pubblico che li circonda e lo coinvolgono a giocare con loro con grandi sfere bianche. Le sfere sono come dei pianeti vuoti, senza identità e loro cercano qualcuno che sappia mettersi in gioco, dare vita, colore, storia a queste sfere bianche.


Giungono in una grande piazza, uno spazio aperto dove fanno foggia di se un grande Sole, una pallida Luna e tutti i pianeti del sistema solare.

Finalmente si fermano davanti al grande pianeta Terra, l'unico che fluttua in aria a pochi metri dal suolo. Ne contemplano la ricchezza di aria ed acqua ed ascoltano, con il pubblico, una poesia, una di quelle che da questo momento accompagnerà il percorso poetico dello spettacolo fino alla fine.



Lì ha inizio una danza finché, tra tante, non scelgono una giovane ragazza, un'anima bella, sorridente piena di carica emotiva e di voglia di sapere ed esplorare. I suoi occhi brillano di meraviglia e curiosità. Atlante, con un sorriso gentile, la invita a unirsi a loro e le porge il suo scettro, il suo piccolo pianeta Terra.

Terminata la danza la squadra accoglie la ragazza in un abbraccio, la circonda e la assicura al grande pianeta volante che lentamente la solleva dal suolo.


La ragazza osserva con stupore la piazza allontanarsi dai suoi piedi, Atlante la accompagna in una danza che è un gioco; ricordano un vecchio nonno che spinge la nipotina sull'altalena. Finché non comincia a prendere quota, a salire, sempre più in alto, verso il cielo.


La scena è magica! Le danzatrici trattengono e muovono con lunghe funi la grande Terra volante. Tutta la squadra, tesa in un unico sforzo, porta la giovane ragazza a far visita a tutti i pianeti sparsi nella grande piazza compresa la Luna ed il Sole. Ha inizio il Viaggio Cosmico!


Il pubblico trattiene il fiato quando la ragazza scende vicinissima alle persone per poi tornare a danzare l'aria.

Ogni spettatore viene trasportato in un viaggio immaginario attraverso l'universo, un viaggio che parla di avventura, di scoperta e di speranza.


Quella speranza raccontata nell'ultima poesia di Mariangela Gualtieri, Bambina Mia, che chiude lo spettacolo mentre la giovane sale sempre più in alto, oramai in piena sintonia con il grande pianeta che dovrà proteggere, eredità del vecchio Atlante di cui ha preso il testimone.

EREDITA'

Che cosa lasciamo a chi resterà su questa terra dopo di noi e come e quanto ci occupiamo di questo lascito?


Oggi che la crisi climatica irrompe drammaticamente nella nostra quotidianità ci interroghiamo su quale ambiente naturale lasciamo ai posteri.


Oggi che la guerra sembra tornare a strumento assurdo di risoluzione di conflitti nonostante i secoli di insegnamento ci si chiede che ambiente morale lasciamo dietro di noi...e quanti morti innocenti!


Oggi che l'odio per le diversità e per le povertà stimola un linguaggio ed una comunicazione pieni di livore e rancore ci chiediamo che ambiente sociale lasciamo ai nostri "figli".


Ci interroghiamo e riportiamo al pubblico solo domande, scevri come tutti di risposte, spaesati.


Chiediamo al pubblico, tutto, tutto assieme, unito nella piazza, nella medesima condizione, di alzare gli occhi al cielo, di ricercare attraverso il mistero del creato, la poesia delle parole la meraviglia delle immagini, SPERANZA


...consci almeno di una piccola cosa: che l'unica via è quella di stare tutti assieme, come ad assistere ad un grande spettacolo.